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Dienstag, 15. Mai 2012

Ecco le foto del Salone del Libro di Torino!

Il Salone del Libro di Torino, meglio di così non mi poteva andare, anche se iniziato un po' sottotono. Non so cosa sia successo con le Edizioni Tracce, ma quando è arrivato il mio turno per la presentazione, l'ho dovuta presentare da sola ...
Ma veniamo agli avvenimenti belli ... andando a prendere una bottiglia d'acqua, mi imbatto in ... Vittorio Sgarbi in persona! Grande emozione, non c'è che dire, anche perchè come ben si sa, se si scalda troppo, possono essere guai. Non solo il professor Sgarbi parla con me in maniera molto tranquilla, ma mi ascolta attentamente, dandomi modo di contattarlo anche via telefono.
Si dimostra anche molto interessato al mio libro, tanto da chiedermi una dedica. Così ho fatto ... dare in mano un libro al professor Sgarbi non è cosa da tutti i giorni.
Poco dopo, incontriamo Beppe Severgnini, presso la Sala Rossa. Mi presento, gli dico di essere l'autrice di molte lettere su "Italians", cosa che al dott. Severgnini fa molto piacere. Mi fa un autografo e mi chiede se sto per andare alla sua presentazione. Gli dico che andrei volentieri, ma che purtroppo la sua presentazione coincide con la mia; il dott. Severgnini mi chiede di che presentazione si tratta e io gli mostro il mio libro. Il dott. Severgnini lo prende in mano, mi chiede una dedica e mi chiede di illustrargli la trama. Io gliela illustro in russo -dato che come ben sapete, il dott. Severgnini conosce bene questa lingua, visto il tema del libro- e il dott. Severgnini mi chiede se per caso ho letto "Snowdrops", tradotto in italiano come "L'amante russa". Come dicono a Roma "nun ce se crede!" E' uno dei miei libri preferiti, che sa molto di autobiografico, che dipinge la Russia di Putin e i suoi abitanti in modo assolutamente veritiero. Il caso vuole che A.D Miller, l'autore di questo libro, non solo è collega di Severgnini all'Economist, ma il suo libro era nella "cinquina" di quell'anno per un premio molto importante.

Il giorno dopo torno al Salone del Libro, dove ho un'altra presentazione sempre allo stand della Regione Abruzzo. Questa volta ad "accompagnarmi", ci sono, meno male, Nicoletta De Gregorio e Plinio Perilli. Il padre di questo critico era amico personale del traduttore del "Dottor Zhivago" e del professor Ripellino, che frequentò molto l'Unione Sovietica negli anni Sessanta e Settanta. Anche Perilli conosce Beppe Severgnini personalmente ... può darsi che lo avrò a Roma alla mia presentazione a settembre. Finita la mia presentazione, telefono (ancora non ci credo adesso!) a Sgarbi per sapere dove si trova. Dopo 2 tentativi risponde e ci si trova presso il tappeto "Bel Paese"... dove, incredibile, ha la pazienza di aspettarmi per 7-8 minuti buoni...conoscendolo, caso più unico che raro!
Arriva con molta gente e ho modo di sentire qualche sua battuta ... ad esempio, all'indirizzo di due ragazze insieme a noi; con noi c'è anche un pittore e una tenente, che ci accompagnano allo stand della Difesa. Lì si continua a chiacchierare ed è tempo di salutarlo, anche perchè non vorrei ci consideri "indigesti"! Continuando a gironzolare per la Fiera, ci imbattiamo un'altra volta in Severgnini... sempre gentilissimo. Egli nota che "alla Fiera mi sto divertendo molto" e si mostra sempre molto interessato al mio libro. Speriamo bene!








Arriva la sera, io e mio marito usciamo, torniamo in albergo e spengo il telefono. Alla mattina, quando lo riaccendo, vedo che Sgarbi in persona mi ha cercata, poco dopo la mezzanotte. Lascio che sia lui a richiamarmi - non vorrei che ricevesse la mia chiamata in un momento "sbagliato"-, cosa che avviene a mezzogiorno. Ci mettiamo d'accordo per risentirci questa settimana, circa la mia presentazione di Milano, presso il Consolato Generale dell'Ecuador ... speriamo che quando lo risentirò, sia un momento "tranquillo" anche per lui! Teniamo le dita incrociate!

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